mercoledì 14 gennaio 2015

# Sea.

Gli occhi del mare.. Riesci a trovarli? Naufrago nella grandezza di quel blu, che lascia un segno nella più recondita delle rive. 
Passi, accarezzate la mia sabbia e Tu, mare, lecca i solchi che denudano i miei segreti.

martedì 9 dicembre 2014

Stralci.

Scheletro vuoto, saturo di nulla. I tuoi passi scandiscono le ore che ti separano dalla morte. Si trascinano su stralci di membra putride che tieni stretti a te come fonte di respiro vitale andato a puttane già da tempo.
Ti è impossibile redimere l'anima, ti ha abbandonato negli occhi ai quali hai promesso mentendo sfacciatamente.
Camminerai cercando invano di rubarne una, finché ciò che ti resta ti lascerà cadere nell'oblio. 

mercoledì 5 novembre 2014

Ossa.

Ti ho vista.. eri lì. Sei apparsa solo per qualche istante, mostrando la parte più interna di te.
Il tuo scheletro che affiora tra oscure nubi irridendo il mio spirito. Ti ho respirato a fondo prima di perderti in quell'infima oscurità.

Perché fuggi? Perché ti lasci sovrastare? Oh Luna, tu che nascondi la tua preziosità, vieni nuovamente alla luce e guidami verso il mio destino, giacché solo tu puoi farlo..

domenica 2 novembre 2014

#.

Fissava il vuoto. Immobile. Senza respirare. Non morta. 

Passavano i minuti ma nulla la spostava da quell'incombente silenzio. Non sentiva dolore, né tristezza.. Non sentiva nulla in quel bianco denso, forse troppo. Si ripeteva già da un po' lo stesso quesito: "perché? Perché non riesco a trovarne un senso?", ma nulla.. Non ne veniva a capo.
Poi a tratti arrivavano istanti di disprezzo. Disprezzo verso se stessa. Disprezzo verso un mondo muto alle sue richieste. Non lo meritava.. Sapeva di non meritare nulla di tutto quel casino, ma c'era dentro fino al collo e doveva accettarlo.. Sì. Ormai aveva imparato ad accettare tutto. 
Accende una sigaretta, provando ad aspirare l'essenza di quel mondo, pur sapendo che l'unica cosa che la tranquillizzava era veleno.

"Va bene. Ora basta." Era la solita vecchia cazzata detta pur di spezzare quello straziante silenzio.
Così, alzandosi, cammina verso la finestra. Chiude gli occhi e prende una boccata d'aria gelida, fingendo sollievo.

Ancora una volta aveva attraversato invano le rive di Caronte.

martedì 7 ottobre 2014

Gocce.

Scivola via come gocce di pioggia sul vetro della tua finestra, sui tuoi occhi. 
Senti la pelle pian piano gelarsi mescolandosi con la nuda trasparenza di quella lacrimosa lastra. Avvolto da un improvviso senso di smarrimento, ti volti cercando uno sguardo familiare che ti tenga legato a questo presente. Pieghi impercettibilmente le labbra in un timido sorriso lasciando trasparire per un istante la preziosità nascosta dentro te. 
Nutriti adesso dell'infinità di queste lacrime e assorbi la loro essenza. 
Che possa cullare i tuoi pensieri e la tua anima.

mercoledì 24 settembre 2014

L'unico.


Hai faticato tanto per ottenere il meglio. Notizia dell'ultima ora: ce l'hai fatta! Complimenti milady, adesso puoi godertelo. 
Un attimo però, ti consiglio di frenare l'entusiasmo. Ascoltami e ti dirò come stanno le cose. La tua tenacia ti ha permesso di raggiungere ciò che agli occhi della gente appare come eroica impresa. Quindi goditi pure i loro applausi, io non muoverò un dito. Ti guarderò con occhi velati di delusione perché hai scelto il meglio quando potevi avere l'Unico. 
Adesso quell'unicità resterà in fondo agli abissi della tua anima, aspettando invano di essere destata. 

giovedì 11 settembre 2014

Il lupo e l'agnello.

Al diavolo gli agnellini. Io sono un lupo e non per voi rinnego la mia natura. 
Perché quelle facce? Suvvia, non sono mica il Diavolo.. O forse sì. Dov'è quindi il vostro Dio? Vi ha forse abbandonati? 
Oh poveri agnellini.. Me ne sbatto delle vostre banali e ridicole credenze, io voglio carne. Voglio leccare l'essenza sulle vostre ossa, perché è cosa che sconoscete, non vi piace, vi disgusta. Poveri imbecilli alla ricerca dell'erba più verde.. Ma che ne volete sapere voi della passione e della celata meraviglia. 
Restate pure lì a guardarvi ciecamente negli occhi fino ad esalare l'ultimo patetico respiro che vi divide dalla morte. Ed io? Io vi osserverò famelica e morirò mille volte consapevole di aver vissuto il brivido di mille vite. 

lunedì 8 settembre 2014

Cristalli nelle tenebre.


Avanzava silenziosa tra le querce inseguendo una flebile sensazione, spinta dalla disperata voglia di comprendere la sua vera natura. Sapeva di non appartenere a quel mondo.. Lo aveva sempre saputo e adesso voleva scoprirlo anche a costo della vita. 

Ad ogni plenilunio sentiva il sangue pulsare follemente nelle vene facendole venir meno il respiro.. Era come svenire. Raramente questo senso di abbandono sensoriale lasciava spazio all'egoismo, al puro narcisismo. La sua anima mutava, fluiva incessantemente in un oceano di sensazioni.. Diveniva indistruttibile. 
Così, una notte, un antico canto la destò bruscamente dal sonno. Sembrava un lamento, un ululato.. Un richiamo. 
Uscì a piedi nudi. Improvvisamente non le importava più nulla, sentiva solo quella cantilena interiore che le mostrava la via. 
La seguì. 

Cobalto. Vedeva soltanto degli spiragli di luce diafana oscurata a tratti da fitte querce.. Cristalli di neve nelle tenebre. 
Non sapeva dove si trovasse né il perché.. Non sapeva niente. 
"Ecco.. Ci siamo.", suggerì quel richiamo. Oltrepassò l'ultima radice e fu invasa dall'irreale iridescenza lunare. 
Sentì il sangue raggelare nelle vene e fu in quell'istante che lo vide.. Un lupo. 
La fissava, l'attendeva.. La bramava ardentemente. 
L'aveva a sé richiamata con fervore e adesso ottenuta.
Capì così che la sua natura sarebbe stata presto svelata. 
Lo sapeva.

giovedì 31 luglio 2014

Shadow.


Vorrei tanto tingere la pagina d'inchiostro fluente, ma la mano non smette di tremare. Incapace di pronunciare ciò che l'udito non vuol sentire. 
È forse tempo di lasciar incompiuta l'opera tessuta nella mia mente e voltare questa fottuta pagina con la stessa leggerezza con cui il vento adesso mi accarezza i capelli. 
Una lacrima, una sola, mi è concessa in questo caso, ma il caos che stringe in una morsa asfissiante il mio cranio non mi permette nemmeno di capire quando sia opportuno lasciarla andare. La paura sarebbe sentirla scivolare lungo la crepa che hai lasciato sulla mia pelle, quasi fosse l'ombra di un solco sul mio corpo. 

martedì 15 luglio 2014

Seta.

Lo sussurro nella mia mente.. 
Mi ipnotizza quella dolce minaccia che è il tuo corpo nudo davanti ai miei occhi. Lo esibisci con inusuale naturalezza, un violento schiaffo di vento all'anima. 
Vedo le tue labbra incresparsi in un impercettibile sorriso in contrasto col tuo sguardo. Ti muovi con lentezza lasciandomi assaporare ogni tuo gesto. 
Ti allontani da me facendo scivolare un velo di seta sulle tue gambe scoprendo il tuo prezioso segreto. 
Sento il respiro bloccarsi e il torace tremare con celato imbarazzo lasciando libero sfogo ad inconsci pensieri mentre godi dell'effetto della tua bellezza. 

"Sorridimi ancora così.. prima di uccidermi."