mercoledì 12 marzo 2014

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È forse sbagliato tener così tanto ad una persona?
Sento la necessità di prendermene cura come fosse un cucciolo. Il mio. 
Ma la sensazione che resta è solo la convinzione di commettere perennemente un grosso errore. 
Ogni minimo cambiamento mi turba, poichè si tratta sempre di pura supposizione. 
Niente certezze, solo domande rimaste aperte.

Io? Non son altro che una ragazza che non riesce ad affermarsi, ad esprimere le sue angosce, i suoi desideri. Non riesco mai a dirti ciò che provo davvero, soprattutto in determinate e rare circostanze. Tutto ruota vorticosamente intorno a me, ad una velocità impossibile da osservare.

Non posso fermarmi. 
Non ho il tempo per pensare, perchè un attimo dopo, tu non ci sei più. 
Sparisci. 
Sei la cosa più effimera che io abbia mai conosciuto.. Lo sei spaventosamente. 
Ed è proprio la paura di perderti che mi terrorizza. 
Non riesco più ad immaginare una notte senza il tuo respiro.

domenica 2 marzo 2014

Ululato.


# Ululato.

Occhi di ghiaccio, 
persi nelle profondità di quella radura 
squarciata da effimeri raggi di un sole ormai stanco. 

Nelle tenebre avanza una luce diafana 
e il cuore le si stringe nella morsa di quel lupo 
con le iridi di fuoco, 
che aspetta la sua amara metà. 

Un richiamo echeggia nella sua mente, 
quasi fosse un'antica filastrocca dell'anima. 
Un passo.. 
Poi un altro.. 
Un ultimo per trovarsi nell'esatto centro del cerchio lunare. 
Chiude gli occhi e abbandonandosi a quel canto
fa scivolare la punta del piede sul fogliame.
Una danza. 

La danza del destino.
Il lupo che fissava la luna è sparito. 
Il lupo che fissava la luna è lei adesso.
Pupille ardenti, perverse fiamme squarciano
l'iride di ghiaccio.  

Lunghi capelli purpurei 
macchiano di sangue la pelle bianca 
in modo spasmodico, 
senza scampo. 

È una sfida alla luna.. Al vento e alle sue foglie. 
Sublimazione lasciva
che l'annebbia
strozzandole 
il respiro. 

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Un urlo. 
Un ululato.
Cade al suolo esanime 
stringendo tra le mani 
l'ultimo raggio lunare, 
l'ultimo sospiro. 

Il lupo è lì. 
Adagiato al suo fianco. 
Riesce a sentirne l'ormai impercettibile 
respiro caldo sulla sua pelle. 

Gli occhi. 
Doloranti. 
Aprendoli trattiene il respiro per ciò che scorge.
Lo sguardo di quel lupo è diverso. 
Il fuoco non gli appartiene più. 

L'iride sinistra si è tinta di ghiaccio. 
La luna ha spento quelle fiamme, 
donando alle due creature 
uno sguardo riflesso. 

Le loro anime sono adesso intrecciate 
da un folle destino.
Danzeranno insieme nella notte, 
schiavi dell'eternità della luna.