Fissava il vuoto. Immobile. Senza respirare. Non morta.
Passavano i minuti ma nulla la spostava da quell'incombente silenzio. Non sentiva dolore, né tristezza.. Non sentiva nulla in quel bianco denso, forse troppo. Si ripeteva già da un po' lo stesso quesito: "perché? Perché non riesco a trovarne un senso?", ma nulla.. Non ne veniva a capo.
Poi a tratti arrivavano istanti di disprezzo. Disprezzo verso se stessa. Disprezzo verso un mondo muto alle sue richieste. Non lo meritava.. Sapeva di non meritare nulla di tutto quel casino, ma c'era dentro fino al collo e doveva accettarlo.. Sì. Ormai aveva imparato ad accettare tutto.
Accende una sigaretta, provando ad aspirare l'essenza di quel mondo, pur sapendo che l'unica cosa che la tranquillizzava era veleno.
"Va bene. Ora basta." Era la solita vecchia cazzata detta pur di spezzare quello straziante silenzio.
Così, alzandosi, cammina verso la finestra. Chiude gli occhi e prende una boccata d'aria gelida, fingendo sollievo.
Ancora una volta aveva attraversato invano le rive di Caronte.