mercoledì 24 settembre 2014

L'unico.


Hai faticato tanto per ottenere il meglio. Notizia dell'ultima ora: ce l'hai fatta! Complimenti milady, adesso puoi godertelo. 
Un attimo però, ti consiglio di frenare l'entusiasmo. Ascoltami e ti dirò come stanno le cose. La tua tenacia ti ha permesso di raggiungere ciò che agli occhi della gente appare come eroica impresa. Quindi goditi pure i loro applausi, io non muoverò un dito. Ti guarderò con occhi velati di delusione perché hai scelto il meglio quando potevi avere l'Unico. 
Adesso quell'unicità resterà in fondo agli abissi della tua anima, aspettando invano di essere destata. 

giovedì 11 settembre 2014

Il lupo e l'agnello.

Al diavolo gli agnellini. Io sono un lupo e non per voi rinnego la mia natura. 
Perché quelle facce? Suvvia, non sono mica il Diavolo.. O forse sì. Dov'è quindi il vostro Dio? Vi ha forse abbandonati? 
Oh poveri agnellini.. Me ne sbatto delle vostre banali e ridicole credenze, io voglio carne. Voglio leccare l'essenza sulle vostre ossa, perché è cosa che sconoscete, non vi piace, vi disgusta. Poveri imbecilli alla ricerca dell'erba più verde.. Ma che ne volete sapere voi della passione e della celata meraviglia. 
Restate pure lì a guardarvi ciecamente negli occhi fino ad esalare l'ultimo patetico respiro che vi divide dalla morte. Ed io? Io vi osserverò famelica e morirò mille volte consapevole di aver vissuto il brivido di mille vite. 

lunedì 8 settembre 2014

Cristalli nelle tenebre.


Avanzava silenziosa tra le querce inseguendo una flebile sensazione, spinta dalla disperata voglia di comprendere la sua vera natura. Sapeva di non appartenere a quel mondo.. Lo aveva sempre saputo e adesso voleva scoprirlo anche a costo della vita. 

Ad ogni plenilunio sentiva il sangue pulsare follemente nelle vene facendole venir meno il respiro.. Era come svenire. Raramente questo senso di abbandono sensoriale lasciava spazio all'egoismo, al puro narcisismo. La sua anima mutava, fluiva incessantemente in un oceano di sensazioni.. Diveniva indistruttibile. 
Così, una notte, un antico canto la destò bruscamente dal sonno. Sembrava un lamento, un ululato.. Un richiamo. 
Uscì a piedi nudi. Improvvisamente non le importava più nulla, sentiva solo quella cantilena interiore che le mostrava la via. 
La seguì. 

Cobalto. Vedeva soltanto degli spiragli di luce diafana oscurata a tratti da fitte querce.. Cristalli di neve nelle tenebre. 
Non sapeva dove si trovasse né il perché.. Non sapeva niente. 
"Ecco.. Ci siamo.", suggerì quel richiamo. Oltrepassò l'ultima radice e fu invasa dall'irreale iridescenza lunare. 
Sentì il sangue raggelare nelle vene e fu in quell'istante che lo vide.. Un lupo. 
La fissava, l'attendeva.. La bramava ardentemente. 
L'aveva a sé richiamata con fervore e adesso ottenuta.
Capì così che la sua natura sarebbe stata presto svelata. 
Lo sapeva.