mercoledì 28 settembre 2011

Matricola!


Sì, sono una matricola!

E sì, probabilmente imparerò il
francese!

Non vedo l'ora di cominciare..

J'arriveeeeee!


*w*

martedì 27 settembre 2011

J. W. Goethe


Qui
dov'era l'albergo del Leon d'Oro
alloggiò dal 2 al 5 maggio del 1787
Wolfango Goethe
che nella contemplazione beata
dell'Etna e del mare
popolati di tanta gloria di miti
ritemprava l'olimpico ingegno
allo splendore
della greca giovinezza immortale.


Forget your heart


I've wasted,
I've wasted my life away.
I've gotta change,
I've gotta burn the book and turn the page.

Forget your heart.
It's weighing you down inside,
As you confide your life to someone else.
Maybe we're scared to be alone,
We're not prepared to throw the stones,
And watch them drift out of our control.

giovedì 22 settembre 2011

Es muß sein!


Il mio sonno diventa sempre più terrificante. Sto lì seduta ad ascoltare quelle note, quelle parole che mi ricordano tanto te..

Chiudo gli occhi, ormai stanchi e mi ritrovo tra le tue braccia. Perchè..? Mi spaventi.

"Amore mio, perchè piangi? Mi avevi promesso che non lo avresti più fatto.." mi dici a bassa voce.
"Sai benissimo come son fatta.. Scusami, quasi me ne vergogno."
"Ehi piccolina, sfogati.. Con me non devi nasconderti."

Mi stringi forte mentre dolcemente mi accarezzi i capelli.
Sussurri "Amore.. Devi star tranquilla. Fallo per lui.. Ha ancora bisogno di te, lo sai."
"Mi sento morire.. Portami con te, ti prego! "
"Non dir così piccina.. Io sarò sempre con te, ricordi? Sai che non mento."
"Ma son stupida.. Mi sento inutile e non voglio che lui soffra. Ti prego, portami via con te.."

Le lacrime continuano a scorrere sul mio viso..
"No amore, non posso farlo.. Ma ti aspetterò."
"Sai.. La mamma vuole che io prenda dei farmaci.. Ha paura di questo mio malessere."
"No! Non prenderli, non è questo ciò che serve a guarirti e tu lo sai bene. Ama ancora tesoro.. Tu hai un cuoricino forte e testardo.. Lui questo lo sa. Vedrai che tutto si sistemerà.."
"Portami via con te.."
 ti ripeto con un filo di voce.
"Sei proprio babba amore mio.."
"Sì, me lo dice anche lui."

Teneramente mi baci la fronte, mentre asciughi le mie lacrime.
"Non piangere più, anche se sei splendida quando lo fai. La mia piccolina.. Quanto sei bella.."
"Scusa se ti ho trascurato.. Io.. Io non volevo!" scoppio in lacrime e disperata ti stringo forte.
"Ehi.. Ehi amore, sta calma. Io lo so! Tu non devi preoccuparti per me. Ci sarò sempre. Vedi? Adesso siamo insieme.."
Non riesco quasi più a parlarti..
"Lo capirà? Pensi davvero che capirà?"
"Sì amore.. Lui ha bisogno di te. Es muß sein! " 

Mi baci delicatamente sulle labbra.
"Ti amerò per sempre piccola mia.. Tu sei perfetta."
Ti guardo con gli occhi pieni di lacrime, mentre ti sento svanire..
"Non andare.. Non andar via!"  Ti fisso smarrita.
"Amore mi troverai ogni volta che vorrai.. Ricordi? Basta chiudere gli occhietti ed eccomi qui!" 
Cerchi invano di strapparmi un sorriso..
"Ma guardati.. Sei bellissima.. La mia piccola donnina."
Mi stringi forte al tuo petto.
"Non ti dimenticherò mai."
"Lo so.. Ma smettila di far certe cazzate!"

E con un bacio svanisci.


Io ti amo e non ti lascerò mai da solo. Voglio solo te.. Anche Lui me lo ha detto.

Mimi.

mercoledì 21 settembre 2011

Coincidenze.


Strane fottutissime coincidenze.

Mi stanno perseguitando ed io non ne posso più.

venerdì 16 settembre 2011

Fifona.


Sì, ho paura di tutto!

Ma non provo timore alcuno nel dire che ti amo.

"Scelga un albero signorina".


Il terrore mi sta divorando viva. Cammino senza meta, senza capire realmente che luogo sia mai quello. L'unica cosa che sento è una forte angoscia, che mi assale e mi ordina di guardare davanti a me e proseguire.
Mi fermo, bloccata da cotanta bellezza.
Mi volto e resto con le spalle appoggiate al tronco di quell'albero. Io ho scelto un salice piangente. Sollevo il viso e rivolgo lo sguardo verso l'alto. Quella visione mi riempie l'anima.. Chiudo lentamente gli occhi respirando la libertà.


Dopo la perfezione di quell'attimo non ricordo più nulla.
E se poi..se poi si spegne tutto..?

giovedì 15 settembre 2011

L'artista.


Il mio ventre.

La mia coscia.

Pennello affilato..troppo affilato.

Linee scomposte.

Colore vivido, lucente.

Arde come fuoco sulla mia pelle.

"Lasciami!" urlo forte..ma non mi senti. Continui a disegnare su di me, come se questo ti facesse sentir meglio.
Urlo di dolore..ma non ti scomponi.

L'artista resta lì..sordo alle mie urla. Si diletta a macchiarmi la pelle.

Taglio verticale! Taglio orizzontale! Taglio trasversale! Ancora! Ancora! Ancora!
Il suo viso è pieno di ardore.

Osserva compiaciuto l'opera finale.
Quel debole rivolo rosso, che scorre sul mio corpo ormai tremante, quasi lo ipnotizza.

Ferma!


We gattina non aver fretta!
Altrimenti avrai dei gattini ciechi!

Ok, ok!
Meglio tornar ad essere una lumachina..
Datemi un ceffone.

martedì 13 settembre 2011

Tua.


Voglio prendermi cura di te, posso farlo. Sì, so di farcela, perchè è l'unica mia certezza adesso. Io so di volerti. Voglio che tu sia felice amor mio, voglio solo questo.
Le tue parole risiedono nella mia mente, nitide come la prima volta che me le dicesti. Con te mi sento forte, matura..mi sento una
donna. Tienimi stretta a te, io non ti lascerò mai.
Son tua..tua soltanto.
Sei perfetto così ed io non potevo chieder di meglio. Son pronta a donare tutta me stessa per te..per il tuo amore.
Non lasciarmi..non dimenticarmi. Voglio essere il tuo punto di riferimento amore...Con te non ho più paura di nulla.



Ti amo.

lunedì 12 settembre 2011

Leggerezza..


Ma non è invece giusto il contrario, che un avvenimento è tanto più significativo e privilegiato quanti più casi fortuiti intervengono a determinarlo? Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla. Cerchiamo di leggervi dentro come gli zingari leggono le immagini formate dai fondi di caffè in una tazzina.”


L’uomo senza saperlo compone la propria vita secondo le leggi della bellezza persino nei momenti di più profondo smarrimento. Chi tende verso ‘verso l’alto’ deve aspettarsi prima o poi di essere colto dalla vertigine. Che cos’è la vertigine? Paura di cadere? Ma allora perchè ci prende la vertigine anche su un belvedere fornito di una sicura ringhiera? La vertigine è qualcosa di diverso dalla paura di cadere. La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura.”




"L'insostenibile leggerezza dell'essere"
- Milan Kundera