lunedì 8 settembre 2014

Cristalli nelle tenebre.


Avanzava silenziosa tra le querce inseguendo una flebile sensazione, spinta dalla disperata voglia di comprendere la sua vera natura. Sapeva di non appartenere a quel mondo.. Lo aveva sempre saputo e adesso voleva scoprirlo anche a costo della vita. 

Ad ogni plenilunio sentiva il sangue pulsare follemente nelle vene facendole venir meno il respiro.. Era come svenire. Raramente questo senso di abbandono sensoriale lasciava spazio all'egoismo, al puro narcisismo. La sua anima mutava, fluiva incessantemente in un oceano di sensazioni.. Diveniva indistruttibile. 
Così, una notte, un antico canto la destò bruscamente dal sonno. Sembrava un lamento, un ululato.. Un richiamo. 
Uscì a piedi nudi. Improvvisamente non le importava più nulla, sentiva solo quella cantilena interiore che le mostrava la via. 
La seguì. 

Cobalto. Vedeva soltanto degli spiragli di luce diafana oscurata a tratti da fitte querce.. Cristalli di neve nelle tenebre. 
Non sapeva dove si trovasse né il perché.. Non sapeva niente. 
"Ecco.. Ci siamo.", suggerì quel richiamo. Oltrepassò l'ultima radice e fu invasa dall'irreale iridescenza lunare. 
Sentì il sangue raggelare nelle vene e fu in quell'istante che lo vide.. Un lupo. 
La fissava, l'attendeva.. La bramava ardentemente. 
L'aveva a sé richiamata con fervore e adesso ottenuta.
Capì così che la sua natura sarebbe stata presto svelata. 
Lo sapeva.

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