giovedì 27 febbraio 2014

Granelli.

Pensiamo di vivere inesorabilmente ogni granello di sabbia che resta della nostra vita, 
come fosse unico e non parte insignificante in un deserto. 
L'illusione rende schiavi di una realtà inesistente, piena di frenetica ricerca di un qualcosa per cui complimentarsi o compiacersi. Ma con chi? Siamo solo sabbia, spazzata via dalla flebile scia di un vento come se nulla fosse, come se non avessimo peso alcuno. 
Spostarsi da una duna ad un'altra o magari crearne una nuova per poi volare via abbandonandola incompiuta, solo perché non si riesce a star fermi. 
Molti desiderano che il tempo si fermi, ma non riuscirebbero a godersi neanche quei fottuti attimi regalati, sprecandoli a pensare di averli meritati per buona condotta. Si cerca sempre un perché. 
"Panta rei", disse il caro Eraclito, ma non si riesce proprio a lasciar fluire il corso degli eventi, 
se pur inspiegabili ai nostri occhi. 
Siamo condannati ad una vita compromessa dalla nostra stessa limitata mentalità, 
che ci rende malati terminali. 

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