martedì 15 aprile 2014

Viscere.

Lento.. Lo è eccessivamente. 
Monotono nella mia mente come un pendolo che oscilla impotente di cessare la sua tediosa sorte. 
I tuoi piedi ormai stanchi di calpestare le stesse strade da un'intera vita e le tue dita arrese ad accarezzare le medesime corde di una chitarra che ha esalato l'ultimo respiro.. Ma non sarà il tuo. 
Labbra che implorano di sfiorare una pelle diversa, ma sanno che non lo farai seppur continuino a sperare.
Le tue membra, tradite dall'andamento del tuo corpo, si contorcono in un impossibile groviglio di ossessioni.. Ma non riesci a dirlo. Le tue corde vocali sono in preda ad una paralisi ipnagogica. 
Sai che non puoi sfuggirle ancora per molto o esse ti corroderanno lentamente le viscere.

Nessun commento:

Posta un commento