mercoledì 9 aprile 2014

Die.

Morire.
Morire dentro te risucchiati da un'onda senza ritorno. 
Un vuoto. 
Il mio.
Afferra la mia mano e guidami attraverso i labirinti delle tue stanche membra. 
C'è troppo buio qui dentro, ma continuo a vedere oltre.. Oltre le ossa.. Oltre ciò che le riveste e le abbandona nude.. Oltre i tuoi occhi.
Non muovere le labbra, non rovinare quel loquace silenzio.. Non muoverti.
Lascia che la tua anima sussurri note di un pianoforte su cui io possa comporre passi giungendo al tuo oblio. 

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