domenica 8 maggio 2011

Sveglia.


Sono quasi le 04:45 di notte ed io resto ancorata qui, alla scrivania, aspettando invano quel maledetto suono.
So già che non lo udirò mai, ma l'ebbrezza di sentirmi di nuovo viva mi tenta dannatamente.
Sento i rintocchi dell'orologio della chiesa poco lontana da casa mia. Non mi piace il suono delle campane. Mi ha sempre provocato una forte angoscia.

Silenzio..Silenzio..Ed ancora silenzio.
L'unica cosa che percepisco è il mio respiro, quasi inesistente.
Pochi minuti fa, un desiderio mi ha squarciato la mente. La tua voce. Avrei voluto tanto sentirla.
Sai, la mia è quasi una supplica disperata.

Ieri sera, ho trovato un quadernino e l'ho conservato nello zaino. Lo avrei esaminato oggi a scuola.

Stamattina, in classe, decido di sbirciare tra quelle pagine. Temevo già il contenuto.
Svolto la prima e leggo "Messaggi".
Mi blocco e repentinamente lo richiudo.
Avevo paura di riviverli..di rivederti in quelle parole.

Cerco di farmi forza e dopo un po' lo riapro.
Comincio allora a leggerli uno per uno..sono i messaggi di luglio.
Noto la mia precisione nell'aver ricopiato attentamente la data e l'ora per ognuno di essi, e provo compassione per me stessa.

Quei messaggi eran pieni di curiosità, di protezione, di tenerezza e d'amore. Sì, erano pieni d'amore.
Ma cosa dovrei pensare io?
Ci son così tante domande a cui non so trovare una risposta. Sono troppe.

Ne riporto quindi uno di questi, in cui mi dicesti
"Lo pensi davvero? O lo dici solo per farmi contento?"
Adesso ti pongo la stessa domanda.
"Pensavi davvero tutto ciò che mi hai detto? O lo dicevi solo per farmi contenta?"

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